Acustica
nell'edilizia ed ambientale
Feb 10, 2012
- PROGETTAZIONE ACUSTICA ARCHITETTONICA
Acustica architettonica con valutazione dei parametri acustici per interni (abitazioni, alberghi, discoteche, bar, ristoranti, sale convegni, ecc.). Valutazione da progetto o da situazione già esistente per interventi di studio e analisi del rumore con utilizzo di modelli matematici (Ramsete II). Calcolo del tempo di riverberazione secondo la normativa UNI 154 - UNI 3382.
- MISURE IN OPERA
Misure in sito per la valutazione del rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifici e certificazione di idoneità delle unità immobiliari. Valutazione del potere fonoisolante apparente di muri e solai di separazione, rilievo del rumore da calpestio, isolamento di facciata a norma di legge secondo le UNI EN ISO 140/4, 140/5, 140/7. Calcolo del tempo di riverberazione secondo la normativa UNI 154 - UNI 3382.
- REQUISITI ACUSTICI PASSIVI
Studio previsionale dei requisiti acustici passivi degli edifici con analisi dei relativi materiali fonoisolanti e/o fonoassorbenti (D.P.C.M. 05/12/1997).
- DIREZIONE LAVORI
Direzione dei lavori e presenza in cantiere per il controllo dello svolgimento a regola d'arte delle opere inerenti l'isolamento acustico, secondo le specifiche tecniche di progetto (utilizzo e corretta posa dei materiali di progetto).
ACUSTICA AMBIENTALE
Feb 10, 2012
- CLIMA E IMPATTO ACUSTICO
Analisi di Clima Acustico e Impatto Acustico con utilizzo di modelli matematici per valutazioni in fase ante operam e post operam (Legge quadro 447/1995, D.P.C.M. 14/11/1997, D.P.C.M. 16 marzo 1998, D.P.R. 459/1998).
- MONITORAGGI ACUSTICI
Rilievi fonometrici in tempo reale (D.P.C.M. 16/03/98), ambientali, ferroviari, aeroportuali e stradali, con analisi in frequenza.
- CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEI TERRITORI
Misure e redazione della classificazione acustica dei territori comunali (zonizzazione acustica) ai sensi del D.P.C.M. 01/03/91, Legge quadro 447/1995, D.P.C.M. 14/11/1997 e leggi regionali.
- ACUSTICA NEI LOCALI DANZANTI
Analisi acustica per locali danzanti, circoli privati, locali di pubblico spettacolo e pubblici esercizi (D.P.C.M. 18/09/1997 E D.P.C.M. 16/04/1999).
- STUDI E PROGETTAZIONE DI BONIFICHE ACUSTICHE
Progettazione e studio di barriere antirumore con l'utilizzo di modello matematico.
CERTIFICAZIONE ACUSTICA
Feb 10, 2012
In attesa del decreto sui requisiti acustici degli edifici l’ente nazionale italiano di unificazione ha pubblicato il 22 luglio scorso l’attesa norma UNI 11367, che mette nero su bianco la rivoluzione delle classi acustiche per l’edilizia. |
La norma UNI – «Acustica in edilizia – Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera» – fissa uno standard tecnico e diventerà cogente per tutti nella misura in cui sarà fatta propria dal D.P.C.M. di prossima emanazione: la bozza di decreto più recente la recepiva in toto.
Molte le novità “epocali” varate dall’UNI. La prima consiste nell’obbligo di procedere con la classificazione acustica di un’unità immobiliare (che sia un appartamento o un’abitazione monofamiliare). In tal modo, fra l’altro, la legge dello stato si parifica con alcune normative regionali che già la prevedono. La classificazione acustica si ottiene sottoponendo l’opera finita (il fabbricato) a un collaudo acustico, cioè a una serie di misure fonometriche, da parte di un collaudatore, tecnico competente in acustica ai sensi della legge 447/95.
Il collaudatore, sotto la propria responsabilità, dovrà individuare i singoli vani da collaudare. La norma richiede «tutti i vani», a meno di una certa ripetitività “seriale”. Ma, attenzione: lo stesso appartamento, collocato al piano intermedio o al l’ultimo piano, ha caratteristiche diverse.
Allo stesso modo, se il futuro proprietario di un appartamento decidesse di spostare, in fase di progetto, alcuni tavolati interni, questi costituirebbero un appartamento differente. Se si decidesse di spostare parte delle scatole elettriche o dell’impianto idrico, sempre in fase di costruzione, presenti su muri divisori interunità, questi costituirebbero un vano a sé diverso dagli altri vani “identici” presenti nel medesimo fabbricato. In altri termini, la serialità è davvero minima, anche in caso di grossi condomìni.
Al termine del collaudo acustico sarà possibile assegnare a ogni appartamento il suo certificato acustico che ne determinerà la classe di appartenenza. Sì, perché la seconda rivoluzione della norma UNI è che il giudizio non sarà più “binario” (conforme o non conforme alla legge) ma su quattro scale di valori: dalla classe IV (la peggiore) alla classe I. Il tutto tenendo presente che la bozza di decreto destinato a recepire la norma UNI non ammette come conformi le unità in classe IV, ma solo dalla III alla I.
Un’altra svolta importante stabilita dalla UNI è che va considerato l’errore di misura (più correttamente definita come “incertezza”). Essa ha un valore compreso tra 1 e 2.4 dB, che vanno a sottrarsi ai valori di prestazione acustica misurata, cioè concorrono in senso negativo alla prestazione del manufatto.
Altro concetto innovativo è che, dovendo assegnare a un’unità immobiliare un’unica classe acustica, occorrerà fare una media “energetica” tra i valori del medesimo parametro misurati in tutti i vani dello stesso appartamento. In altri termini, se un bilocale ha quattro vani e quattro facciate (potrebbero anche essere cinque facciate, se ci fosse un vano che fa angolo), il valore finale dell’isolamento della facciata dipende dalla media delle quattro facciate misurate. Se, poniamo, la cucina avesse il foro d’aerazione non silenziato e quindi quella facciata ha un valore di fonoisolamento notevolmente più basso delle altre tre, la media “energetica” che ne scaturirebbe sarebbe molto prossima al valore della facciata meno performante. E tutto ciò farebbe scendere di molto la classe del l’intero appartamento.
Infine, il decreto si occupa in modo specifico di alberghi e ospedali specificando che occorre considerare come unità a se stanti le diverse camere richiedendo, di fatto, notevole privacy tra camera e camera.
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ATTENZIONE ALLE COMUNICAZIONI FUORVIANTI !!!
Classificazione acustica degli edifici. È obbligatoria o no?
Purtroppo molti enti per promuovere corsi o altri eventi divulgano la notizia errata e fuorviante dell’obbligo alla classificazione acustica degli edifici dal 1 gennaio 2012.
Attualmente non vi sono documenti legislativi nazionali che obblighino a classificare acusticamente le unità immobiliari o a rispettare una delle classi acustiche indicate nella norma tecnica UNI 11367.
Comunque la possibilità di certificare le prestazioni di isolamento ai rumori di un immobile può diventare, già oggi, una opportunità per il mondo delle costruzioni.
I costruttori, intenzionati a proporre immobili di elevata qualità, possono pubblicizzare in modo immediato le prestazioni di isolamento ai rumori dei propri edifici ed i committenti possono già richiedere specifiche caratteristiche a capitolato.
NORMATIVA |
D.G.R.
1502 - 24/10//2011 Revisione e aggiornamento della Qualifica di tecnico in Acustica Ambientale. |
D.M.A. 01-01-2004 Linee guida per l’utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale
Il Decreto, mediante una serie di schede, definisce le linee guida per l’utilizzo di sistemi innovativi per l’abbattimento e la mitigazione dell’inquinamento ambientale. In particolare la scheda tecnica ST-004 prende in considerazione l’utilizzo di finestre ventilate antirumore da utilizzarsi per la protezione dei ricettori dai rumori esterni.
D.M.A. 29-11-2000 Criteri per la
predisposizione dei piani di contenimento e abbattimento del rumore
Il Decreto definisce chi deve realizzare le opere di mitigazione del
rumore derivante da traffico veicolare e quali tipologie di interventi
vanno adottati.
In particolare come interventi possibili vengono segnalati:
- pavimentazioni antirumore
- barriere acustiche
- finestre antirumore
- rivestimenti fonoassorbenti per le facciate
- trattamento antirumore degli imbocchi delle gallerie
L.
447-1995 Legge quadro sull’inquinamento acustico
La Legge 447, legge quadro sull’inquinamento acustico,
definisce
i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente
esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento
acustico. Non indica in sostanza limiti da rispettare ma definisce
“chi deve fare cosa”. Nella legge vengono
analizzate tutte
le tematiche riguardanti il rumore, i soggetti volti ad analizzarle e
le competenze di Stato, Regioni, Province e Comuni. All’art.
8
viene riportato l’obbligo di redigere valutazioni di impatto
acustico e di clima acustico per determinate tipologie di opere.
Legge
7-07-2009 n.88 - Legge Comunitaria 2008
All’art. 11 la Legge Comunitaria 2008 indica la
necessità
di riscrivere la legislazione nazionale inerente l’acustica,
per
recepire le indicazioni della direttiva comunitaria 2002/49/CE. Al
comma 5 vengono riportate considerazioni
sull’applicabilità del DPCM 5-12-1997.
D.P.R. 30-03-2004 Contenimento
dell'inquinamento acustico da traffico veicolare
Il D.P.R. definisce i limiti di immissione da rispettare
all’interno delle fasce di pertinenza delle infrastrutture
stradali in funzione della tipologia di strada e
dell’esistenza o
meno dell’infrastruttura prima dell’entrata in
vigore del
decreto stesso. Rende pertanto operativo il precedente Decreto del
29-11-2000.
D.P.C.M.
5-12-1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici
Il D.P.C.M. 5-12-1997 è il documento di riferimento nella
normativa italiana per l’acustica in edilizia. Definisce le
prestazioni che devono possedere gli edifici in merito a: * Isolamento
dai rumori tra differenti unità immobiliari * Isolamento dai
rumori esterni * Isolamento dai rumori di calpestio * Isolamento dai
rumori di impianti a funzionamento continuo e discontinuo. Le
prestazioni devono essere verificate in opera, ad edificio ultimato.
Di seguito alcuni commenti e
chiarimenti al D.P.C.M. 5-12-1997:
Il documento, redatto dal
Ministero
dell’Ambiente, espone alcune considerazioni in merito
all’applicabilità del D.P.C.M.
Il documento, redatto dal
Ministero
dell’Ambiente in risposta a un quesito dell’Ordine
degli
Ingegneri di Livorno, “chiarisce” quali sono le
figure che
possono redigere le relazioni riguardanti i requisiti acustici passivi
degli edifici.
Documento
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - 17 febbraio 2004
Il Ministero dei Trasporti risponde all’Ordine degli
Ingegneri
di Como chiarendo alcuni punti del DPCM, con particolare riferimento ai
limiti di rumore prodotto dagli impianti.
Documento Unione Nazionale Consumatori - 16
marzo 2005
L’Unione Nazionale Consumatori espone ai Ministeri le proprie
perplessità in merito al D.P.C.M. e richiede la totale
riscrittura dello stesso.
Legge
4-06-2010 n° 96 - Legge Comunitaria 2009
La Legge 4 giugno 2010, n. 96: "Legge comunitaria 2009",
all’art.
15, propone alcune modifiche al comma 5 dell’art. 11 della
Legge
Comunitaria 2008 .
D.P.C.M.
14-11-1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore
Questa legge, attuativa della 447 del 1995, fissa i limiti di rumore
generato dalle sorgenti sonore. La norma disciplina i valori limite di
emissione e di immissione ed i valori di attenzione e
qualità,
secondo una serie di tabelle che si rifanno alla classificazione
acustica del territorio comunale. In base a questi limiti vanno redatte
le valutazioni di clima e di impatto acustico previste dalla Legge
quadro.